Jacob Christian Jacobsen, il fondatore di Carlsberg, nasce nel 1811. Quando suo padre muore nel 1835, J.C. Jacobsen diventa birraio, ciò per cui era nato.
Guidato dalla sua passione per la birra e per le scienze naturali, J.C. Jacobsen inizia un lungo viaggio per migliorare la qualità della birra. La prima fermata è in Baviera dove studia le nuove tecniche birrarie da Gabriel Sedlmayr nella birreria Spaten a Monaco. Nell'estate del 1845, portando con sé due contenitori di lievito Spaten in una cappelliera fatta fare per l'occasione, J.C. ritorna in Danimarca.
Durante il lungo viaggio, mantiene il lievito al fresco fermandosi spesso e bagnandolo con acqua fredda. Le prime cotte di birra lager di J.C. Jacobsen vengono prodotte nelle bacinelle di rame usate dalla madre per lavare la biancheria.
Questa nuova birra lager aveva indubbiamente bisogno di un nuovo birrificio, con un magazzino più ampio. Prendendo spunto dal nome del figlio di 5 anni, Carl, e dalla parola danese per "collina", bjerg, costruisce il suo birrificio appena fuori Copenhagen.
Nasce così nel 1847 Carlsberg. Il successo internazionale arriva dopo soli 21 anni quando la prima birra Carlsberg viene esportata in Gran Bretagna.
J.C. Jacobsen approfitta di questo incidente per modernizzare ulteriormente il suo birrificio. Installa un sistema di raffreddamento che migliora la qualità del prodotto e che porta ad un fortissimo incremento delle vendite.
Il figlio Carl, intanto, torna in patria dopo aver studiato i processi produttivi della birra in Europa. Il padre lo invita a produrre la sua birra nei nuovi spazi appena costruiti. Carl fa di quest'area il suo birrificio e lo chiama Nuova Carlsberg.
Come prima cosa Carl cerca di andare incontro alle richieste di mercato aumentando la capacità produttiva e riducendo della metà il processo produttivo creato al padre. Nel giro di 10 anni le vendite del suo birrificio sorpassano quelle della Vecchia Carlsberg del padre.
Anche Carl vende birra con il brand Carlsberg, ma il padre disapprova la durata più breve del prodotto. Si crea così una profonda frattura tra padre e figlio. J.C. Jacobsen fa buttare fuori il figlio dai suoi locali e cerca di limitare la sua capacità produttiva. Cerca anche di fargli cambiare il nome del suo birrificio, ma non ci riesce. Padre e figlio faranno pace nell'ottobre del 1886, poco prima della morte di J.C. Jacobsen.
J.C. Jacobsen fonda i Laboratori Carlsberg per studiare i processi della maltazione, produzione e fermentazione della birra
Viene creata la Fondazione Carlsberg per gestire i Laboratori Carlsberg e supportare la ricerca scientifica danese
Dopo aver litigato col padre, Carl Jacobsen fonda il suo birrificio indipendente, la Nuova Carlsberg
E' nel 1883 che il professor Emil Christian Hansen sviluppa la "chiave" per gestire la produzione della birra. Scopre, infatti, che gli organismi sono composti da diversi funghi e che si può "coltivare" il lievito. Isola così una coltura di lievito puro e cambia per sempre il concetto di "produrre birra". La scoperta di questo metodo vale una fortuna e potrebbe certamente rivoluzionare la qualità della birra in tutto il mondo. Ma, anzichè mantenere gelosamente il segreto, J.C. Jacobsen decide di condividere la sua scoperta rivoluzionaria con i birrai di tutto il mondo. Forse J.C. Jacobsen sapeva che l'originale sarebbe rimasto imbattibile oppure che facendo così ci sarebbe stata un po' di Carlsberg in tantissime birre. In ogni caso, il lievito Carlsberg originale (Saccharomyces carlsbergensis) è usato nella maggior parte delle lager prodotte oggi.
Qualche anno più tardi, nel 1909, il chimico danese Søren P.L. Sørensen, capo dei Dipartimento di Chimica dei Laboratori Carlsberg, sviluppa la scala del pH. La sua ricerca pionieristica ha avuto un profondo effetto sulla birra e sulla scienza. La scala del pH è diventata lo standard con cui determiniamo come un liquido reagisce e interagisce con un organismo vivente.
Durante tutto il 20° secolo i Laboratori Carlsberg hanno contribuito ai principali studi sugli enzimi e continuano tutt'oggi.
L'architetto ed artista danese Thorvald Bindesbøll riceve l'incarico di ridisegnare il look di Carlsberg.
Nello stesso anno Carlsberg diventa il primo birrificio danese a poter fornire birra alla Corte Reale danese.
La corona dell'etichetta di Carlsberg è l'eredità di questo prestigioso riconoscimento. Gli ingredienti naturali di Carlsberg vengono rappresentati dalla foglia di luppolo.
Per J.C. Jacobsen e anche per suo figlio Carl, l'immagine del sito produttivo era altrettanto importante. Entrambi erano convinti che essere circondati dall'arte potesse sollevare lo spirito umano. Vollero quindi esplorare nuovi stili architettonici per i loro edifici e fecero il possibile per creare un birrificio esteticamente piacevole.
Carl Jacobsen decise di dimostrare che la ciminiera di una fabbrica poteva essere un'opera d'arte e così nel 1900 fece costruire la famosa ciminiera "attorcigliata".
Il "cancello della stella"che si trova all'ingresso oroginale del birrificio è decorato con la stella a 12 punte, marchio della vecchia Carlsberg.
La "torre degli elefanti" di Jacobsen è probabilmente l'edificio più famoso di tutto il sito. Gli elefanti simboleggiano i 4 figli di Carl che sono sopravvissuti. Scelse il simbolo dell'elefante, perchè rappresenta forza, fedeltà e industriosità: perfetto per incarnare il suo motto Laboremus Pro Patria (lavoriamo per il nostro Paese).
Carlsberg crea il dipartimento per l'Export e iniziano visite regolari agli importatori
Vengono siglati accordi per l'imbottigliamento di Carlsberg in Irlanda, Gibilterra e Malta
Prima licenza d'oltremare: Carlsberg viene prodotta per la prima volta al di fuori della Danimarca dalla Photiades Breweries a Cipro
Tra il 1968 e il 1981 Carlsberg aumenta la sua attenzione ai mercati internazionali aprendo stabilimenti in varie parti del mondo. Il primo sito produttivo oltremare viene aperto nel 1968. Nel 1972, 1974 e 1981 Carlsberg apre nuovi stabilimenti in Malesia, Regno Unito e Hong Kong.
Dopo il 1976, le vendite di Carlsberg e Tuborg fuori dalla Danimarca superano di gran lunga le vendite nazionali. Il successo delle birre Carlsberg e Tuborg nel mondo è attribuito alla grande attenzione alla qualità, al know-how e alle capacità tecnologiche.
La presenza internazionale di Carlsberg continua a crescere negli anni '90 quando l'azienda acquisisce totalmente o in parte produttori di birra in Portogallo, Svezia, Italia, Vietnam, Cina, Polonia, Lettoni e Croazia.